Nuova Riveduta:

Genesi 29:34

Concepì di nuovo e partorì un figlio, e disse: «Questa volta mio marito sarà ben unito a me, perché gli ho partorito tre figli». Per questo fu chiamato Levi.

C.E.I.:

Genesi 29:34

Poi concepì ancora e partorì un figlio e disse: «Questa volta mio marito mi si affezionerà, perché gli ho partorito tre figli». Per questo lo chiamò Levi.

Nuova Diodati:

Genesi 29:34

Ella concepì nuovamente e partorì un figlio, e disse: «Questa volta mio marito si affezionerà a me, perché gli ho partorito tre figli». Per questo fu chiamato Levi.

Riveduta 2020:

Genesi 29:34

E concepì di nuovo e partorì un figlio, e disse: “Questa volta, mio marito sarà ben unito a me, poiché gli ho partorito tre figli”. Per questo fu chiamato Levi.

La Parola è Vita:

Genesi 29:34

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 29:34

E concepì di nuovo e partorì un figliuolo, e disse: 'Questa volta, il mio marito sarà ben unito a me, poiché gli ho partorito tre figliuoli'. Per questo fu chiamato Levi.

Ricciotti:

Genesi 29:34

Concepì una terza volta, partorì un altro figlio, e disse: «Un'altra volta s'unirà a me il mio marito, avendogli io partorito tre figli»; perciò gli mise nome Levi.

Tintori:

Genesi 29:34

E concepì la terza volta, e partorì un altro figlio, e disse: «Ora poi il mio marito s'unirà con me, perchè gli ho partoriti tre figlioli». E quindi lo chiamò Levi.

Martini:

Genesi 29:34

E concepì la terza volta, e partorì un altro figliuolo, e disse: Adesso sarà ben unito con me il mio marito, dacché gli ho fatti tre figliuoli: e perciò chiamollo col nome di Levi.

Diodati:

Genesi 29:34

Ed ella concepette ancora, e partorì un figliuolo, e disse: Questa volta pure il mio marito starà congiunto meco; perciocchè io gli ho partoriti tre figliuoli; perciò fu posto nome a quel figliuolo Levi.

Commentario abbreviato:

Genesi 29:34

31 Versetti 31-35

I nomi che Lea dette ai suoi figli esprimevano il suo rispetto verso Dio e verso suo marito: Ruben "Il SIGNORE ha visto la mia afflizione; ora mio marito mi amerà" e Levi "Il SIGNORE ha udito che io ero odiata, e mi ha dato anche questo figlio". L'affetto reciproco è il dovere e il conforto di una relazione coniugale e gli sposi dovrebbero raccomandarselo a vicenda, 1Co 7:33-34. Ella con gratitudine riconosce la dolce provvidenza di Dio nell'averla ascoltata. Tutto ciò che ci sostiene e consola nelle afflizioni, o tende alla loro liberazione, deve essere ricondotto a Dio. Il quarto figlio lo chiamò Giuda, o "lode", e con ciò intendeva: "Questa volta loderò il Signore". Questi era colui, da cui, per quanto riguarda la carne, discese Cristo. Tutto ciò che è motivo di gioia, deve essere causa del nostro ringraziamento a Dio. Le ultime benedizioni dovrebbero spingerci velocemente a lodare Dio per quelle precedenti: "Ora loderò il Signore più e meglio di come ho fatto". Tutte le nostre lodi devono imperniarsi su Cristo, sia come causa di esse che come Mediatore. Egli discese secondo la carne da colui il cui nome era "Lode" e, pertanto, Egli è la nostra lode. C'è Cristo nel mio cuore? Motivo per cui adesso loderò il Signore.

Riferimenti incrociati:

Genesi 29:34

Ge 34:25; 35:23; 46:11; 49:5-7; Eso 2:1; 32:26-29; De 33:8-10
Nu 18:2-4

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